Le voci di dentro

Nicholas Tolosa è un artista che riesce a coinvolgere lo spettatore attraverso l’arte visiva come linguaggio universale.

 

Le sue visioni in bianco e nero, in acrilico su tela, più che dipinti, sono degli scatti fotografici contemporanei. La drammaticità plastica di una figura evocativa del passato è raccontata con la stessa profondità nelle opere con soggetti moderni.

 

Il contrasto delle tonalità è l’effetto che usa per marcare la sua estraneità dei fatti che ritrae. Si pone dietro l’obiettivo come un reporter. È il gesto sulla tela che ne esprime il concetto. Un gesto di denuncia e di perdita di fiducia nell’umanità.

 

Lo sfondo nero di alcuni lavori, fa da scenografia come il buio sul palcoscenico di un teatro dove l’attore è illuminato di luce bianca. Altri sono immagini iconiche scure che risaltano sullo sfondo più chiaro. La scelta anti cromatica della rappresentazione allude alla poetica della memoria e degli scatti delle prime macchine fotografiche.

 

Per citare Maupassant: "Le parole nere sulla carta bianca sono l' anima messa a nudo".

 

La mostra” Le voci di dentro” è un percorso narrativo fatto di suggerimenti pittorici che comunicano con l’intelletto e l’emotività di ognuno.

 

Tolosa è sensibile all’arte classica antica e la paragona all’immortalità del disagio sociale incurabile ancora ai giorni nostri.

 

Calchi di Pompei nell’ultimo istante di vita e gente povera senza un futuro, giacciono a terra dipinti nella medesima sofferenza. Con la stessa abnegazione alla vita. Urlano di dolore soffocati dal destino.

 

I dipinti di Nicholas Tolosa sono fatti di silenzi che fanno rumore nei colori scuri e nelle ombre. Sono delle pause di vuoto che ci parlano come le voci di dentro.