Dopo essere sopravvissuti a un virus che ha paralizzato il mondo intero e condizionato la vita, nel momento in cui si credeva che l’esistenza fosse precaria per chiunque a prescindere dall’estrazione sociale, dal sesso, religione o razza, l’uomo continua a creare guerre e a speculare sulle masse. Nicholas Tolosa, attraverso la pittura, indaga sulla dignità che conservano le persone costrette a vivere ai margini. Le sue tele sono scatti contemporanei di popoli che emigrano in cerca di un nuovo principio di vita. L’artista si trasforma in reporter e immortala la povertà delle periferie delle grandi città, baluardi della finanza e dell’opulenza. Come scriveva Primo Levi:” Benché inglobati e trascinati dalla folla innumerevole dei loro consimili, essi soffrono e si trascinano in una opaca e intima solitudine, e in solitudine muoiono e scompaiono, senza lasciar traccia nella memoria di nessuno”.